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Bob Dylan: il talento, le critiche, il Nobel

Bob Dylan, non lo lasciavano in pace alla fine degli anni '60 e anche ora non smettono di criticarlo. Però lui continua a tirare dritto per la sua strada.

Negli ultimi anni le critiche di molti giornalisti incompetenti si sono scagliate contro il suo modo di cantare affermando di volta in volta che "canta come una cornacchia", "si mangia le parole e non si capisce nulla di quello che dice", "la sua voce non ha potenza", "non va bene che quando suona dal vivo stravolga i suoi brani fino a non farli riconoscere" e via dicendo.. Certo, se partecipasse ad uno dei talent musicali tanto in voga ai nostri giorni di sicuro sarebbe eliminato. Come del resto Tom Waits, De Andrè e altri grandi la cui voce non rientra nei cliché pre-confezionati del mercato musicale "mordi e fuggi".

In questi giorni molti stanno rimproverando a Dylan di farsi desiderare e assumere un "fastidioso atteggiamento da divo". Infatti, non si sa ancora se l'artista andrà a ritirare il premio Nobel appena vinto. La cerimonia è prevista il 10 Dicembre in Svezia <

Ripercorriamo gli eventi: 13 ottobre 2016, l'Accademia svedese assegna a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione: "Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana". Dylan non ha ancora risposto ai ripetuti tentativi di contatto da parte dell'Accademia nei suoi confronti.

Diciamo subito che Dylan, da vent'anni a questa parte, suona quasi ogni giorno. A 75 anni non si è ancora stancato di girare il mondo e suonare con lo stesso ritmo e impegno di un tempo, sia davanti a 1.000 che a 60.000 persone. Questo non è un atteggiamento da divo. Pubblica dischi nuovi. Non esegue i soliti "cavalli di battaglia" perché non ama compiacere il suo pubblico ed è sempre stato a suo modo "indipendente e controcorrente". Questo è Dylan, da sempre. Ci sembrano più "divi" i Rolling Stones e Paul McCartney che suonano tre o quattro volte l'anno sempre e solo in grossi eventi, "degni del loro nome e prestigio". Bob Dylan e Neil Young in questo senso danno una grande lezione a tutti, d'amore per la musica e dedizione per il loro lavoro.

Alcuni, come Baricco in Italia e Irvine Welsh hanno pure sostenuto che Bob Dylan non c'entri nulla con la letteratura. Anche quest'affermazione è altamente discutibile. Infatti la poesia e i poemi epici, prima di essere scritti, venivano trasmessi nella forma orale del canto, migrando da persona a persona e da paese a paese attraverso la voce, dove il significato semantico si legava al suono musicale dei fonemi riuscendo a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera evocativa e potente. Si ricordino gli aedi e rapsodi greci, i giullari, menestrelli, bardi celtici, trovatori o trovieri del Medioevo francese.

Noi siamo dell'idea che l'approccio artistico di Dylan abbia un legame sotterraneo con tutta questa tradizione poetica delle origini. La sua voce sembra provenire da oltre l'oggi, oltrepassare i tempi per raccontarci una storia: quella della vicenda umana. "La poesia è un uomo nudo" ha detto. L' esserci dell'uomo nel mondo. Dylan è letteratura, eccome se lo è. De André è letteratura.

Proprio oggi ho letto un pietoso articolo sul IL POST riguardo a Bob Dylan. Un articolo che si riferiva ad alcuni giudizi di merito espressi, credo, dal "peraltro direttore" Luca Sofri sull'artista. Riporto alcune incredibili frasi:

  • "all’inventiva musicale e melodica persino i Dire Straits hanno dato di più di Bob Dylan"

  • " possiedo sei cd di Bob Dylan e penso che non esista un solo disco di Dylan in cui non compaia almeno un paio di canzoni mediocri"

  • "penso che il rapporto tra la sua overproduzione e le canzoni notevoli sia altissimo, tipo venti contro uno" (cioè ha pubblicato tanta roba mediocre e poca roba buona)

Caro "peraltro direttore" noi pensiamo che affermare che Mark Knopfler dei Dire Straits è più creativo di Bob Dylan sia un'affermazione che si commenta da sola e riveli un gusto musicale non proprio raffinato. Ha mai ascoltato, tra gli altri:

  • The Freewheelin', The Times They Are a-Changin', Another Side of Bob Dylan, Bringing It All Back Home, Highway 61 Revisited, Blonde on Blonde, Blood on the tracks, Oh mercy, Desire, Time out of mind, Love and Theft ?

Sono 11 dischi che hanno circa 10 canzoni l'uno. Visto che lei indica un rapporto di 1 canzone buona ogni 20 mediocri trovi e ci indichi i nomi delle 100 canzoni mediocri contenute in questi dischi. Dai, diciamo che l'ha sparata grossa!

Oggi non c'è un grande cantautore che, per sua stessa ammissione, non abbia affermato di essersi ispirato a Dylan e di amarlo per musica e testi. Qualche nome?

  • David Bowie, Lou Reed, Nick Drake, Jimi Hendrix, Eric Clapton, Syd Barret, Neil Young , Nick Cave, Leonard Cohen, Bruce Springsteen, Stevie Wonder, De André, Bryan Ferry, Roger Waters, Paul Simon, David Gilmour, Keith Richards, Patti Smith, Iggy Pop, Jack White, Glen Hansard, Tom Waits

ecc.

Con sua buona pace!!

DYLAN - BOWIE

DYLAN - SPRINGSTEEN

DYLAN - LENNON

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DYLAN - RICHARDS

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